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La Basilica di San Vitale di Ravenna risale al 500 circa e la sua architettura presenta un mix tra arte paleocristiana e bizantina. La pianta si presenta ottagonale, la cupola inglobata e quasi nascosta, il tiburio sopraelevato, l’abside poligonale, caratteristiche che la rendono differente dalle altre chiese dello stesso stile presenti in città. L’interno è ricco di capitelli e pulvini, esedre traforate, grandi archi e la grande cupola, improntata sullo stile delle chiese orientali. Ma non mancano i mosaici, di cui tutte le chiese di Ravenna sono ricche. I mosaici risplendono raffigurando diverse rappresentazioni: l’abside in particolare raffigura due angeli in volo che reggono la croce, mentre la calotta raffigura sempre due angeli con un medaglione con l’Agnello Sacrificale su sfondo azzurro. Nell’altare sono presenti due mosaici a specchio raffiguranti l’Imperatore Giustiniano e la sua Corte, Teodora e le sue Dame e il Vescovo Massimiano. Le figure sono formali ma intrisi di realismo, nonostante la presenza dell’aureola. Altri mosaici significativi sono il Sacrificio di Abramo e il Vescovo Ecclesio che dona un modello della Basilica, risalenti invece al periodo ostrogoto.